Avv. Paolo Enrico Guidobaldi
I extend also my warmest fraternal and thanks to the Rector of the Basilica of Collemaggio, Nunzio Don Spinelli , To clear; Prof. Loredana Marano who honored us with his presence, just the day of the official presentation of our initiative and I would like to publicly thank the Organizing Secretary of the event and Vice Chairman of the CLE Abruzzo Molise, Prof. Roberta Trecco Magnate, who, with dedication and sacrifice made possible our presence here.
I also greet the Rector of the National Boarding School in L'Aquila, Prof. Dr. Livio Bearzi, the civil authorities and religious and certainly not least, the M ° Luigi Guardigli , author of engravings of commissioned works by artists historically known come Picasso e Guttuso e l’Ing. Antonio Pacilè .
La Delegazione Abruzzo Molise del CLE è stata costituita solo dopo un’attenta ed accurata ricerca tentando di far coincidere la porzione di territorio assegnata alla sua giurisdizione con un’area che fosse la più omogenea possibile per popolazione residente, per storia e per cultura.
Si è cercata una metodologia che individuasse nei valori condivisi la ragione della nostra presenza e proponesse i contenuti della nostra offerta culturale non come una curiosa ed elitaria bizzarria, ma come espressione di un vissuto condiviso che, partendo dalla scoperta delle radici comuni, facesse apprezzare il valore dell’iniziativa.
Non è un caso che per il nostro incontro si sia stato scelto il titolo “Ad fontes” , in modo tale che possa essere assunto unicamente come qualificazione propositiva di un modo di essere, di appartenere, di desiderare, di condividere e ricercare.
Vogliamo comprendere il nostro passato per capire da dove veniamo e chi siamo e questo solo per tentare di contribuire alla ricerca delle identità, perchè siamo convinti che, così come riportava Cicerone nel “De oratione Lib. II, 9, 35” , “Historia est magistra vitae” ovvero: "Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis" (La storia infatti è testimone del tempo, luce di verità, maestra di vita, messaggera del passato).
Non dimentichiamo che siamo il risultato della grande tradizione giudeo – cristiana [1] che ha diffuso il valore di persona, di rispetto dell’essere umano ed il principio della solidarietà tra le genti e che ha permeato la società occidentale di una concezione per cui: “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” [2] .
Per questa ragione oggi siamo nella condizione di attingere alle fonti storiche del nostro past and would like to do in trying to explain that we have a strong desire, which can best be understood by using the simile taken from Psalm 41 (42): "As the deer longs for water, so my soul or you want God [3] .
groped To achieve our aims of the association, we first sought to understand the characteristics of the territory and we tried to apply the traditional rules where - not our choice - the operational reality to coincide with the same area as homogeneous as possible .
To better understand this methodology, considers it appropriate to draw attention to the fact that currently the Catholic Church defines the interaction between population and territory as "dioecesis" [4] and submit it using the same terminology used by the Emperor Diocletian when the Roman Empire divided into administrative districts [5] .
Again you chose to use the methodology that needs to draw "ad fontes" not to forget who we are and where we come and build around the Province Valeria (enlarged by Franchi to the territories of Marrucini , the Frentani and Piceni ), a shared reality.
For this reason it was proposed and implemented a cultural project that intervenes on an area bounded on the north by the river Truentus (now better known as Tronto - the river that for centuries has divided the states of the United Church of Naples) and South River Fortore.
Perhaps because unconsciously influenced by Frentani, population (probably of Illyrian origin) who settled between the two river basins mentioned above, starting from the second millennium BC, was then integrated and assimilated by the culture Italy shall, after ten centuries, anche la lingua, tanto da essere ascritta dagli storici tra le popolazioni italiche .
È pur vero che dobbiamo rispettare le particolarità sorte successivamente e tenere conto del fatto che già Carlo I d’Angiò, divise nel 1272, quello che veniva denominato il “giustizierato d'Abruzzo” [6] in due province: ultra flumen Piscariae o Abruzzo ulteriore e citra flumen Piscariae o Abruzzo citeriore , con un unico governatore residente a Chieti.
Come spesso capita nella nostra storia, dopo l’insediamento nel 1641 dell’agognato Preside di Aquila, la province, however, was reduced in size with the establishment in 1684, the third dean in Teramo and the subsequent division of the province and natural "further" into two parts.
This situation was somewhat confirmed in 1807 when, under the reign of Joseph Bonaparte (who was King of Naples from 1806 to 1808), the area was legally distinct from Abruzzo in Abruzzo, and further I and II further.
the early nineteenth century the region was then divided into three provinces: the further I Abruzzo, with capital Teramo, Abruzzo further II, with capital L'Aquila, Abruzzo and Hither , with capital Chieti. Fate had different
Molise was divided into three executioners as different, Contado Molise , the ' Abruzzo and Hither Capitanata .
It is not until the promulgation of the Constitution of the Republic (December 22, 1947), to find again all the areas between the rivers and Fortore Tronto, so as to form a single administrative situation again called Abruzzi.
As was gathered, also was separated, and with the Constitution Act, December 27, 1963, n. 3, "Modificazioni agli articoli 131 e 57 della Costituzione”, venne istituita la Regione Molise, dividendo di fatto in due un’area omogenea.
Per tale motivo si è pensato di creare la XXVI Delegazione del CLE unendo nuovamente tutti i territori originariamente conformi, per proporre un nuovo cammino che ci veda uniti per il perseguimento dei medesimi fini.
Non vorremmo, però, fermarci alle motivazione della proposta su un’area territoriale e chiudere l’offerta culturale.
L’idea di proporre la lingua latina come veicolo di comunicazione moderno e condiviso trova le ragioni, proprio nella condizione di un’Europa divisa, lacerata da una pluralità di linguaggi, incapace di trovare una sintesi che la faccia uscire dal proprio torpore e nella babele nella quale si trova.
Per secoli la lingua latina è stata lo strumento usato per comunicare, in quanto figlia ed erede di una cultura sopravissuta alla realtà politico-militare che l’aveva diffusa.
Tuttavia viviamo una strana condizione: avversiamo la lingua latina, la consideriamo retaggio anacronistico di un’era morta e quanti la propongono nuovamente sono considerati reazionari, conservatori e vetusti.
Si accusano quanti vogliono proporre nuovamente il latino come veicolo di comunicazione sociale, di essere anacronistici in quanto, ormai, l’insegnamento è di fatto sparito dalle scuole italiane ed è stato soppresso da decenni dalla liturgia cattolica.
Sicuri del loro modo di interpretare gli eventi, alcuni considerano una fortuna aver imposto nelle celebrazioni ufficiali della Chiesa Cattolica la lingua locale in quanto le vecchiette recitavano a memoria testi incomprensibili storpiandone il senso.
Eppure… eppure il legittimo Governo della civilissima e democratica Finlandia ha scelto (non proposto) la lingua latina come lingua ufficiale dell’Unione Europea [7] e dal 19 agosto 2007 il primo canale ha ripreso le trasmissioni radiofoniche in lingua latina [8] in the schedule as early as 1989.
Yet following the Apostolic Letter given Motu Proprio in the form of and containing the title of "Summorum Pontificum care" , His Holiness Pope Benedict XVI laid down rules on the use of the Roman liturgy prior to the reform of 1970 by restoring the Latin language.
foregoing, in no way intended as a polemic sterile, meaningless and not proactive, but the contribution to a debate across Europe, a continent that has expanded its cultural offerings and eliminated illiteracy.
Before listening to the voice and interpretation in the Latin language "Domine Deus" Vivaldi and "Panis Angelicus" by Cesar Franck's Soprano Maria Pia Di Gioia , together - the body - by Master Hector Del Romano from Gaetano De Bendictis Violinist, cellist, Cristina Cerasuoli , and Choir "Ninety-nine" I would like to make one last reflection.
artists these acts will perform songs from the Catholic liturgy and will use the Latin language, which many take for dead and buried.
Well, in February, entering a school in Rome, I happened to read a sentence written with a pen on the walls that I would like to reuse in part: “la lingua latina è così tanto avanti a noi che, volgendosi indietro, riesce a vedere il nostro futuro” .
Vi ringrazio ancora per essere presenti così numerosi.
[1] Cfr. Andrea Pamparana, Benedetto. Padre di molti popoli, Ed. Ancora
[2] Vangelo di San Giovanni (Gv 8, 32).
[3] “Quemadmodum desiderat ceruus ad fontes aquarum, ita desiderat anima mea ad te Deus” Psal. 41
[4] Concilio Vaticano II, Decreto “Christus Dominus” n. 11
[5] Jorge Ortega, Dentro la storia degli uomini, in: http://web.tiscali.it/INDACO/Ist_parr.htm Diocleziano divise l’impero in prefetture, diocesi e province.
[6] Termine con il quale veniva denominato un distretto amministrativo in periodo svevo ed angioino. Nel 1233, con capoluogo a Sulmona, venne istituito il Justitiaratus Aprutii. Con il Regno di Napoli ed il Regno delle Due Sicilie si preferì usare il termine di provincia.
[7] newspaper "The People of Italy" Year VII, Monday, July 3, 2006
[8] http://www.italradio.org/portale/index.php?name=News&file = article & sid = 945